parma
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Non ci stancheremo mai di ripetere che i giornali (ma non solo) devono divulgare la lingua in modo corretto perché entrando in tutte le case sono "fruiti" anche da persone poco avvezze in fatto di lingua e queste prendono "per buono" tutto ciò che leggono. La stampa, insomma, deve diffondere le notizie corrette anche sotto il profilo linguistico e questo, purtroppo... Il titolo su riportato, infatti, non riflette la lingua corretta. Perché? Perché si dice "posto di infermiere", non "da" infermiere. Siamo in presenza di un normalissimo complemento di specificazione. Si specifica, infatti, di "quale" posto si tratta. Vediamo, in proposito, ciò che scrive il vocabolario Treccani in rete:
[...] 6. a. Impiego, ufficio che costituisce l’occupazione abituale e da cui si traggono, tutti o in parte, i mezzi di sostentamento: essere alla ricerca di un p.; trovare un p.; offrire, procurare un p.; avere un buon p., un ottimo p., un p. misero, modesto; perdere, conservare il p.; ci tengo al mio p.!; seguito dalla specificazione dell’impiego: mettere a concorso trecento p. di maestro; è vacante il p. di segretario, di redattore capo; anche con riferimento a cariche elevate: aspirare a un p. più alto; si sono presi i p. migliori; avere, occupare un p. di grande responsabilità; essere ai p. di comando. Con sign. più astratto, la dignità e il decoro che l’ufficio o la carica conferiscono, la stabilità economica che ne viene, la stima e il credito che ne sono il riflesso: avere, farsi un p. nella vita, nella società; da tutti i portamenti di don Gonzalo, pare che avesse una gran smania d’acquistarsi un p. nella storia (Manzoni)[...].