Erano giorni e giorni che gli inquilini del piano di sopra facevano un baccano tremendo: avevano spostato tutte le pareti del proprio appartamento per cambiare la disposizione delle stanze al fine di conferire alla casa un aspetto piú "signorile". I lavori si sarebbero conclusi tra breve con somma gioia del cavaliere che occupava l'appartamento sottostante. A lavori ultimati Mendace - il cavaliere - non poté trattenersi dall'esclamare: Vivaddio, alla signora Paolina è finita la voglia del calcinaccio! La moglie - che lo aveva sentito - lo riprese: Michele, Paolina non è mica incinta! cosa dici! Lo so - replicò il cavalier Mendace - è un modo di dire - anche se non molto conosciuto - e si dice delle persone che "armeggiano" sempre dentro casa; soprattutto di coloro - come nel caso di Paolina - che demoliscono e ricostruiscono in continuazione; si dice, insomma, di coloro che amano cambiare spesso la disposizione delle stanze dell'appartamento.
***
La virgola prima del "che"è corretta? Dipende...
Il "che" - come si sa (o si dovrebbe sapere) introduce le proposizioni subordinate relative che, a loro volta, si dividono in "relative restrittive" e "relative esplicative". Le prime danno un'"informazione" indispensabile per precisare il significato della proposizione principale: non ho ancora restituito alla biblioteca il libro che avevo preso in prestito. In questo caso la virgola prima del che "interromperebbe" il significato dell'antecedente (principale); le seconde, le esplicative, forniscono un'indicazione "in piú", non strettamente necessaria per il significato della principale: domani telefonerò a un mio amico, che è appena tornato a casa dall'ospedale. Riassumendo. Nelle relative restrittive la virgola prima del che non è necessaria; in quelle esplicative, al contrario, è necessaria, se non obbligatoria.
Gtt torna all'antico: si salirà sui bus davanti e dietro, si scenderà dalle porte centrali
----
Abbiamo segnalato l'"orrore" ai responsabili, ma finora hanno fatto orecchi...
***
La lingua biforcuta...Gtt torna all'antico: si salirà sui bus davanti e dietro, si scenderà dalle porte centrali
----------------------
È il caso di "ricordare" che la locuzione avverbiale corretta è all'antica (non all'antico), vale a dire "secondo la maniera antica", "secondo l'usanza antica", con ellissi del sostantivo "alla (maniera) antica".----
Abbiamo segnalato l'"orrore" ai responsabili, ma finora hanno fatto orecchi...