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Crasi e concrezione: quando le parole si fondono e si trasformano

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La lingua è un organismo vivo, in costante trasformazione. Suoni e significati si intrecciano, dando origine a nuove forme espressive. Tra i vari fenomeni linguistici che plasmano le parole, la crasi e la concrezione (nota anche come agglutinazione) giocano un ruolo fondamentale, pur operando su piani diversi.

La crasiè un fenomeno fonetico in cui due vocali appartenenti a parole diverse si fondono in un’unica forma, creando un termine più fluido e immediato. Questo processo, diffuso nelle lingue classiche come il greco antico, si riscontra anche in italiano, seppur con minor frequenza. Un esempio chiaro è filindiano (da filoindiano) o filarabo (da filoarabo), dove la vocale finale della prima parola si fonde con quella iniziale della seconda, eliminando il suono intermedio.

Il termine deriva dal greco krásis, che significa "mescolanza" o "fusione", espressione perfetta della semplificazione fonetica che questo processo comporta.

La concrezione (o agglutinazione), invece, opera su un piano morfologico e semantico. Due parole si uniscono in un’unica unità lessicale, perdendo i confini originari e generando un nuovo vocabolo con un significato autonomo. Un caso emblematico è buonanotte, termine nato dall’unione di buona e notte, trasformato in un saluto a sé stante. Un altro esempio è perlopiù, derivante dalla fusione di per e lo più, ormai percepito come un unico avverbio che indica una tendenza generale. Anche dopodiché, derivato dall’unione di dopo e di che, illustra il processo di fusione e semplificazione. Il termine concrezione, invece, ha origini latine: ‘concretio’ (da concrescĕre‘coagularsi’ , che significa "aggregazione" o "coagulazione", e mette in luce la fusione strutturale tra le parole.

Per concludere queste noterelle. La crasi interviene esclusivamente sul piano fonetico, la concrezione, invece, dà vita a nuove unità lessicali con significati propri, contribuendo all’evoluzione del lessico. La crasi si riscontra particolarmente nelle formazioni linguistiche di derivazione classica o nei composti che subiscono contrazioni naturali per fluidità del parlato. La concrezione, invece, è un fenomeno più comune e vitale nella creazione di parole di uso quotidiano, spesso trasmesse in forma univerbata dall’uso colloquiale alla lingua scritta.

Entrambi i fenomeni mostrano la dinamicità della lingua e la sua capacità di adattarsi alle esigenze comunicative. La crasi tende a semplificare l’articolazione di termini complessi, mentre la concrezione favorisce la nascita di nuove parole ben integrate nel sistema lessicale.


(Le immagini sono riprese dalla Rete, di dominio pubblico, quindi. Se víolano i diritti d'autore scrivetemi; saranno prontamente rimosse: fauras@iol.it)





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