Stupisce il constatare che i "sacri testi" (grammatiche e vocabolari) in nostro possesso indichino solo il verbo essere da adoperare per la coniugazione dei tempi composti del verbo "sedere". Sí, d'accordo, il verbo sedere, come buona parte dei verbi intransitivi, prende l'ausiliare essere: sonoandato; sonouscito; sono seduto. Ci sono dei casi, però - non riportati, come dicevamo, nei testi grammaticali - in cui il verbo in questione prende l'ausiliare "avere". Quando sedere vale "occupare un posto"; "svolgere una funzione"; "prendere parte"; "rivestire una carica" e simili: Tizio e Caio hanno seduto in Parlamento per due legislature; Giovanni ha seduto in presidenza fino alla quiescenza. Sedere, del resto, non è parente di "presiedere"? E questo, intransitivo, con le varie accezioni (coordinare, sovrintendere, dirigere e simili) non richiede l'ausiliare avere? Caio e Sempronio hanno presieduto ai lavori della prima riunione della commissione. Il verbo sedere coniugato con l'ausiliare "avere" si trova, peraltro, in queste pubblicazioni.
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