Pochi, forse, conoscono questo modo di dire - per la verità relegato nella soffitta della lingua - anche se lo adoperano inconsciamente tutte le volte che si lasciano prendere dalla collera e “combattono” contro coloro che – a loro dire – sono rei di gravi offese. L’espressione è una metafora tratta dall’atto che facevano i cavalieri prima di affrontare un combattimento: abbassavano la buffa, cioè la visiera. Con la buffa calata il cavaliere si sentiva più libero, ardito e pronto a ferire e a difendersi. Il modo di dire, però, oggi ha acquisito un significato un po’ diverso: smascherarsi. Si dice, infatti, di chi a un certo punto si fa riconoscere per quello che realmente è.
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La parola proposta da questo portale e non a lemma nei vocabolari dell'uso: ossicràto. Sostantivo maschile con il quale si indica una bevanda farmacologica composta con acqua, aceto e miele.