Darsi la pena di...
Quanto stiamo per scrivere - siamo certi - non avrà l’ «approvazione» di qualche linguista che dovesse imbattersi, per caso, in questo sito. Comunque...
Il sostantivo femminile “pena” che, a seconda del contesto, può significare “castigo”, “punizione”, “sanzione”, “tormento”, “compassione” ricorre in numerose locuzioni “francesizzanti” che in buona lingua andrebbero evitate, anche se “immortalate” negli scritti di autori classici. Vediamole. “Prendersi la pena di...” o “Darsi la pena di...”: Giovanni si dia la pena di rispondermi al piú presto. In buona lingua meglio: Giovanni si prenda la briga di (o locuzioni simili) rispondermi al piú presto; “Aver pena a...”: Luigi non avrà troppa pena a fare quel lavoro. Molto meglio: Luigi non avrà troppa difficoltà a fare quel lavoro; “Valer la pena di...”: Vale la pena di ignorare tutto ciò che dice. In lingua sorvegliata si dirà: Conviene, è meglio ignorare tutto ciò che dice; “A pena di...”: I trasgressori sono soggetti a pena di multa. Meglio: I trasgressori sono soggetti a una multa.
Il sostantivo femminile “pena” che, a seconda del contesto, può significare “castigo”, “punizione”, “sanzione”, “tormento”, “compassione” ricorre in numerose locuzioni “francesizzanti” che in buona lingua andrebbero evitate, anche se “immortalate” negli scritti di autori classici. Vediamole. “Prendersi la pena di...” o “Darsi la pena di...”: Giovanni si dia la pena di rispondermi al piú presto. In buona lingua meglio: Giovanni si prenda la briga di (o locuzioni simili) rispondermi al piú presto; “Aver pena a...”: Luigi non avrà troppa pena a fare quel lavoro. Molto meglio: Luigi non avrà troppa difficoltà a fare quel lavoro; “Valer la pena di...”: Vale la pena di ignorare tutto ciò che dice. In lingua sorvegliata si dirà: Conviene, è meglio ignorare tutto ciò che dice; “A pena di...”: I trasgressori sono soggetti a pena di multa. Meglio: I trasgressori sono soggetti a una multa.
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Adempiere e adempire
Il verbo “adempiere” appartiene alla schiera dei cosí detti verbi sovrabbondanti perché ‘abbonda’ di coniugazioni: adempiere e adempire. Entrambi i verbi significano “soddisfare”, “eseguire”, “esaudire, “mantenere” e simili. Buona parte dei vocabolari, sbrigativamente, classificano il verbo tra quelli della seconda coniugazione. No, amici, adempiere, finendo in “-ere” è, sí, della seconda ma non adempire che, terminando in “-ire” si classifica tra i verbi della III coniugazione. Adempiere e adempire, insomma, pur essendo fratelli, seguono due coniugazioni diverse. Adempiere segue la II coniugazione, come ‘temere’; adempire segue la III terza come ‘finire’ e come quest’ultimo in alcune voci prende l’infisso “-isc-” tra il tema e la desinenza. Entrambi sono transitivi. Si sconsiglia, quindi, l’uso “imperante” di adoperarli intransitivamente: adempiere a un dovere. Si dirà, correttamente, adempiere un dovere. Nei tempi composti si adopera l’ausiliare avere. I coniugatori di verbi in rete non fanno distinzione alcuna “mischiando” le due coniugazioni.
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Scrittoio e scrivania
I due sostantivi (scrittoio e scrivania) - anche se i vocabolari ci smentiscono - non sono l’uno sinonimo dell’altro; non si “potrebbero”, quindi, adoperare indifferentemente. Il primo termine indica lo studio, la stanza, cioè, dove si scrive. Deriva, infatti, dal tardo latino “scriptorium”, di qui l’italiano antico “scrittorio”. Lo “scriptorium”, dunque, era la sala del convento dove i frati amanuensi copiavano i manoscritti. La scrivania, invece, indica il tavolino, la tavola, il mobile per scrivere ed è un denominale provenendo da “scrivano”, il “tavolino dello scrivano”. Dovremmo dire, per tanto, volendo essere particolarmente pedanti, rispettando l'etimologia, “che il dr Pasquali si è recato nello scrittoio per prendere gli occhiali dimenticati sulla scrivania”.
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Per la serie "la lingua biforcuta della stampa"
Quindici giorni, la prognosi diagnosticata dai medici.
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Povera prognosi, sempre maltrattata dalla stampa. O la fanno diventare un reparto ospedaliero (che non è, ovviamente) o, addirittura, un trauma o una malattia.
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Il nostro libro, scaricabile, gratuitamente, dalla rete.
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