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Channel: Lo SciacquaLingua
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Defatigare o defaticare?

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Gentile dott. Raso,
sto leggendo il suo libro "Un tesoro di lingua" che ho scaricato dalla rete: superlativo! Sto imparando molte cose che credevo di sapere... Vi ho riscontrato, però, un piccolo "neo" (per ora, per lo meno): lei scrive che i verbi "defatigare" e "defaticare" hanno significati distinti. Il primo sta per "stancare", il secondo per "togliere la stanchezza". Incuriosito, perché nelle cronache sportive ho sempre letto defatigare e mai defaticare nell'accezione da lei segnalata, ho consultato il vocabolario Treccani in rete e, con mia sorpresa, ho letto che "defaticare"è variante non comune di defatigare. I due verbi, insomma, sarebbero sinonimi. Data l'autorevolezza del Treccani sono portato a dargli credito. Come si "discolpa"?
Con viva cordialità.
Tiberio G.
Lecce
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Caro amico, non devo discolparmi di nulla. Come ho scritto nel libro i due verbi hanno origini diverse e, quindi, significati diversi. Il fatto che il Treccani "dissenta" non vuol dire nulla. Defaticare, comunque, non è a lemma in tutti i vocabolari (alcuni cadono nello stesso "errore" del Treccani). Lo registrano, con l'accezione da me riportata, il Sandron, il Devoto-Oli e il Gabrielli.
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La parola che proponiamo, ripresa dal Tommaseo-Bellini, è: zazzeare. Verbo che vale "girare qua e là senza una meta", "andare a zonzo".
I lettori che ravvisino strafalcioni orto-sintattico-grammaticali in testi giornalistici possono scrivere a albatr0s@libero.it. Gli "orrori" saranno pubblicati ed esposti al  “pubblico ludibrio”.

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