Ciò che ci accingiamo a scrivere non troverà il "consenso" di qualche linguista o lessicografo qualora si imbattesse in questo sito. Siamo convinti, tuttavia, della bontà della nostra tesi. Intendiamo parlare del significato di "laziale". Con questo termine si intende, oggi, e l'abitante del Lazio e il tifoso o l'appartenente all'omonima squadra di calcio. Per non creare ambiguità sarebbe meglio - a nostro avviso - riservare "laziale" all'appartenente e al tifoso della squadra di calcio. Il suffisso "-ale", infatti, è tipico dei termini che indicano uno stato, una condizione, un'appartenenza: viale, finale, spaziale, stradale, laziale. E chiamare "laziese" l'abitante del Lazio. Il suffisso "-ese" designa un'appartenenza specificamente geografica (città, regioni, nazioni): milanese, piemontese, olandese. Non ci sembra, dunque, una proposta linguisticamente "oscena" chiamare "laziesi" gli abitanti del Lazio.
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