Abbiamo scritto, altre volte, di prestare molta attenzione nel navigare in rete alla ricerca di risposte a quesiti (e dubbi) linguistici (e no), spesso si incappa in vere bufale. Un'ennesima riprova? Il femminile di pugile. Queste pubblicazioni danno come voce corretta "pugilessa", facendo rivoltare nella tomba il Divino e il principe degli scrittori (Manzoni). La sola forma corretta è (la) "pugile" . Buona parte dei sostantivi in "-e" (se non tutti?) sono epiceni (ambigeneri), il "sesso" si distingue dagli articoli e dalle preposizioni articolate: il giudice/la giudice; il preside/la preside; il vigile/la vigile; il presidente/la presidente; il custode/la custode; il coniuge/la coniuge; il pugile... la pugile. Il suffisso "-essa", a eccezione di parole cristallizzate dall'/nell'uso (baronessa, contessa, studentessa, professoressa ecc.) è bene ricordarlo, ha una connotazione ironica e spregiativa. Ciò che stupisce, incredibilmente, è il constatare che il femminile pugilessa è immortalato nel grande dizionario del Battaglia:
Pugilessa, sf. Donna pugile. La Repubblica[4-VI-1985], 20: Marco Gagliardo ha fabbricato adesso di questo storico monologo del 1940 una versione non piu` tanto conclamata, una versione che cioe` non s’avvale di miti stridenti ad esempio suggeriti dalla maturita` della protagonista, e di fatto l’attuale Donna e` una creatura di tangibile energica avvenenza, e` una Antonietta Carbonetti quasi un po’ inquartata, col fascino delle pugilesse, coscientemente disadorna, ma di corpo munifico, negli spiragli della sua vestaglia da camera.Il Mattino[7-IV-2002]: Straordinario esordio della pugilessa casertana Pasqualina Simoniello.= Forma femm. di pugile.
E a proposito di bufala, vogliamo vedere come è nata l'espressione "è una bufala"? Nei mercati dell'antica Roma si contrattava lo scambio di beni alimentari; tra questi la carne da macello piú ricercata era, assieme a quella suina, la carne di mucca. Molto spesso, però, i mercanti davano ai clienti la carne di bufala, spacciandola per carne di mucca, ritenuta decisamente inferiore per sapore e per gusto del latte, e dunque molto più economica. Dalle lamentele dei clienti, che si accorgevano dell'imbroglio, è nata l'espressione "è una bufala". Questo modo di dire, infatti, è ancora oggi molto adoperato, soprattutto a Roma, in riferimento a film o manifestazioni teatrali, e indica, per l'appunto, una cosa deludente. Ma si dice anche di una svista, di un errore macroscopico, di un'affermazione falsa e simili.
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La lingua "biforcuta" della stampa
Si torna a sparare a Ostia dopo l'omicidio di Vallo, e questa volta si spara in pieno giorno, alle sei mezza di sera.
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È superfluo ogni commento.
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OSTIA
Niente bandi per i chioschi sulle spiagge libere. "Il Campidoglio non ha fatto nulla"
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Dai oggi, dai domani, alla fine i redattori di un così detto prestigioso quotidiano romano si convinceranno che Ostia è un quartiere di Roma, come Testaccio, per esempio, e non un comune in provincia di Roma.
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