Dal sito "Libreriamo.it"
Giornata della lingua madre. Intervista al presidente dell'Accademia della Crusca.
***
La lingua "biforcuta" della stampa
Calano contagi e decessi, ma schizza il tasso di positività. Bollettino, la cifra che può costarci caro
---------------------
Meglio: cara. Riproponiamo un nostro intervento sul corretto uso dell'aggettivo "caro".
In altre parole si deve dire «quella stoffa costa caro o cara»? Caro, cioè, va accordato con il sostantivo cui si riferisce — in questo caso femminile — oppure si può lasciare nella forma maschile singolare a mo’ di avverbio?
Prima di esprimere il nostro modesto parere, vediamo cosa dicono, anzi consigliano, in proposito alcuni dizionari.
Prima di esprimere il nostro modesto parere, vediamo cosa dicono, anzi consigliano, in proposito alcuni dizionari.
Il vocabolario della lingua italiana Treccani alla voce carorecita: «... con i verbi vendere, comprare, pagare, costare ha anche uso avverbiale: l’hai pagata caro questa camicia; i viaggi costano caro; fig., pagar caro, costar caro, scontare duramente un male commesso, una sciocchezza fatta e simili: ha pagato caro il suo errore; ti costerà cara la tua impertinenza ...». Dal che si evince facilmente il fatto che l’aggettivo caro resta invariato (a mo’ di avverbio) solo se i predetti verbi sono adoperati nel significato proprio: quel negoziante vende caro la merce; hai pagato caro quei pantaloni. Negli altri casi (quando i verbi in oggetto sono adoperati in senso figurato) l’aggettivo caro si accorda sempre: ti faremo pagare cara la tua ribellione.
Il Devoto-Oli, invece, non fa distinzione di sorta: «Con i verbi vendere, comprare, pagare, costare, caro ha forma predicativa e valore avverbiale». Tradotto in parole semplici significa che caro si accorda sempre con il sostantivo cui si riferisce: quel negoziante vende cara la merce; hai pagato cari quei pantaloni; ti faremo pagare cara la tua ribellione.
Noi concordiamo pienamente con il predetto vocabolario: in lingua più si semplifica meglio è. Accordiamo, quindi, l’aggettivo caro sempre con il sostantivo cui si riferisce; saremo sicuri, così facendo, di non incorrere in madornali errori o, se preferite, strafalcioni.