Apersero? Non si dice aprirono? Anche apersero.
Il verbo aprire (come ricoprire, scoprire, riscoprire, soffrire e altri che ora non ci sovvengono) nella 1ª e 3ª persona singolare e 3ª plurale del passato remoto presenta due forme: una forte e una debole.
La forma forte ha l'accentazione sulla radice: io apèrsi; quella debole sulla desinenza: io aprìi. Chi preferisce adoperare la forma forte e dire, per esempio, “tutti soffersero quella perdita", in luogo del più comune soffrirono, non può essere tacciato di ignoranza.
È solo questione di gusto stilistico.
Due parole sulla corretta grafia dei sostantivi composti con il verbo guardare: guardacaccia (e simili). Molti ritengono, erroneamente, che i nomi di questo tipo sono formati con “guardia" e “caccia" e scrivono, per tanto, guardiacaccia. No, assolutamente, la vocale i, al centro della parola, è abusiva.
Si tratta di un nome composto con un verbo (guardare) e un sostantivo (caccia). Diremo e scriveremo, quindi, guardacaccia, guardaspalle, guardalinee, guardaportone, guardaparco, guardafilo e via discorrendo.
La sola eccezione dovrebbe essere “guardiamarina", dove i componenti sono il sostantivo guardia e l'aggettivo marina.
Il termine, oltre tutto, è pari pari lo spagnolo guardia marina, trasportato nel nostro idioma in grafia univerbata. Negli altri casi, come abbiamo visto, è presente il verbo guardare nel senso di vigilare.
Bisognare — verbo impersonale. Nei tempi composti richiede tassativamente l'ausiliare essere: giovedì era bisognato uscire. Seguito da un verbo di modo infinito rifiuta qualunque preposizione: mi bisogna parlarti (non di parlarti) urgentemente.
Brillare per l'assenza — espressione da non adoperare: brillare nell'accezione di distinguersi è un francesismo da evitare.
Cesto— sostantivo maschile che cambia di significato a seconda della pronuncia aperta o chiusa della e. Con la e chiusa ( césto) il termine indica una sorta di paniere; con la e aperta ( cèsto) il vocabolo definisce un'armatura di metallo o di cuoio che indossavano gli antichi pugilatori
Ambi e ambe─ Contrariamente a quanto riportano i "sacri testi" (tutti?) l'aggettivo ambo si può pluralizzare regolarmente: ambi e ambe. Possiamo dire e scrivere, quindi, e nessuno può tacciarci di ignoranza, "da ambi i lati", per esempio, e "con ambe le mani".
Sono plurali di uso raro, certo, ma non per questo errati.
***
La parola proposta da questo portale e non a lemma nei vocabolari dell'uso: cazzuoletta. Sostantivo femminile con il quale si indica un braciere per... bruciare i profumi.