
di Salvatore Claudio Sgroi *
1. Specificità dello Zingarelli
Se è vero che tutti i dizionari (o vocabolari) della lingua italiana condividono non pochi tratti in comune, quali sono invece le caratteristiche dello "Zingarelli 2020" che lo contraddistinguono rispetto a tutti gli altri comparabili per dimensioni (mono-volume) e destinatari (il pubblico non specialista, e il mondo della scuola)?
2. Ricchezza del lemmario
In primo luogo, direi il numero dei lemmi: ben 145mila (si legge nella quarta di copertina). Il che non vuol dire che nello Zingarelli non manchino vocaboli, come se un dizionario potesse registrare tutte le parole dei circa 60 milioni di italofoni (e italografi: un termine en passant mancante). Da questo punto di vista, la possibile delusione di chi consulta il dizionario non trovando il termine ricercato può essere superata ricorrendo a Google, banca data di milioni di parole. Ma anche Google è pur sempre lacunoso rispetto all'universo lessicale della italofonia e della italografia(altre voci assenti nello Zingarelli) di una comunità di parlanti/scriventi. Per es. un lessema belliniano come l'ottocentesco casatario,termine teatrale, è ancora irreperibile. E così retromarcismo adoperato dal presidente della Crusca Claudio Marazzini in una sua intervista, Elogio dell'italiano (La Repubblica 2019): «accusati di retromarcismo» (p. 45), un neologismo si direbbe idiolettale (ricavato da retromarcista).
3. Definizioni d.o.c.
Restando all'interno della macrostruttura del dizionario, una seconda caratteristica originale dello Zingarelli sono le 136 "Definizioni d'autore", fornite da V.I.P. della cultura, dello spettacolo, ecc.: un aspetto che rende lo Zingarelli un testo non solo di consultazione ma di lettura continuata. Segnalo solo la voce indifferenza di Liliana Segre con richiami ad Antonio Gramsci e a don Milani: « [...] L'indifferente è complice. Complice dei misfatti peggiori. L'alternativa, diceva Don Milani, è I care'me ne importa, mi sta a cuore'. È il contrario esatto del motto fascista 'Me ne frego'».
4. Parole moribonde
4. Parole moribonde
Una terza caratteristica sono le 3216 "Parole da salvare", precedute dal simbolo di un fiore, "preferibili ai loro sinonimi più comuni ma meno espressivi", per es. premura 'cura', marchiano'madornale', marciume'marcio'. I criteri di identificazione sono invero assai soggettivi e per tale aspetto il dizionario sfiora un atteggiamento quasi puristico. Questo pacchetto di voci sembra invero caratterizzarsi come voci tendenzialmente in disuso.
5. Dizionario di sinonimi
5. Dizionario di sinonimi
Una quarta caratteristica è costituita dalle "964 schede di sfumature di significato", in pratica un dizionario dei sinonimi, definiti paradigmaticamente, nello stile del Tommaseo, anziché con nudi sinonimi lessicali (alla Gabrielli), o con ricorso ad esempi. Così attenuante / scusante / alibi, omorale / deontologia / etica.
6. Dizionario analogico
6. Dizionario analogico
Lo Zanichelli vanta anche la presenza di 118 Tavole di "Nomenclatura", per es. Autostrada con il campo semantico dei termini che vi si riferiscono: "libera, a pagamento, a due corsie; casello, barriera, ingresso", ecc., oppure Internet, Moneta ecc. Lo Zingarelli svolge così in parte la funzione di un dizionario "analogico".
7. Ordine alfabetico e sottolemmatizzazione morfologica
7. Ordine alfabetico e sottolemmatizzazione morfologica
L'esigenza di accogliere il maggior numero di entrate (ben 140mila, si è detto), ha indotto per esigenze di spazio i curatori ad affiancare all'ordine alfabetico anche il criterio morfologico di ordinamento dei lemmi, per vari tipi di derivati. Così la maggior parte degli avverbi in -mente sono collocati subito dopo l'aggettivo, come sottolemma (in corpo più piccolo), non necessariamente in ordine alfabetico, p.e. virtuosoav. 1250 // virtuosamente; bello 1224 c. e bellamente. Ma con l'inconveniente di essere privati della data di prima attestazione della voce.
La sottolemmatizzazione morfologica vale anche per i deverbali in -ficazione, -izzazione, p.e. autentificare 1925 // autentificazione (senza definizione); acutizzare 1830 // acutizzazione(senza definizione); per i sostantivi deaggettivali in -alità, in -arità, in -bilità, in -icità, in -ività, in -osità; per gli aggettivi desostantivali in -cronico; per gli aggettivi o sostantivi deaggettivali in -fobico, -fobo, -patico; per gli aggettivi o sostantivi desostantivati in -filoo -filiaco, in -grafico, in -metrico, in -terapico, -terapeutico; per i sostantivi in -terapeuta, -terapista; per gli agg. desostantivati in -topico, in -trofico, in -fonico, in -logico; per i sostantivi in -logismo, -logista, -logo.
8. Sigle: corpo separato
8. Sigle: corpo separato
Sigle, abbreviazioni e simboli sono registrati in appendice (pp. 2643-2677), ai margini del lessico, ma potevano essere più utilmente per il lettore essere inseriti nel lemmario generale. Per es. una sigla comune come pm s.m./f. "il pi emme", "la pi emme", ' pubblico ministero, uomo o donna' meritava uno spazio autonomo.
9. "Sinonimi", "contrari", e "analoghi" ovvero "cfr."
9. "Sinonimi", "contrari", e "analoghi" ovvero "cfr."
I lemmi sono spesso corredati, in corrispondenza dei singoli significati, da "9300 sinonimi, 2000 contrari e 2500 analoghi" indicati con la sigla "cfr." (p. 7; ma il lemma analogonon è definito in tale specifica accezione), per es. sub opera s.f. opera d'arte"sin.capolavoro"; sub brutale agg. "sin. bestiale, crudele violento"; sub giubbòtto"sin.gilet"; -- sub freddoagg. 'raffreddato': la minestra è ormai raffredata, "contr. caldo"; sub esportare"contr. importare". Con la sigla "cfr." rinvii semantici utili ad "analoghi", per es. sub centigrado: "scala centigrada, cfr.scala"; sub distress"cfr.eustress"; sub embrassons-nous"cfr.(roman.) volemose bene", ecc.
10. Regionalismi ed elvetismi
10. Regionalismi ed elvetismi
Lo Zanichelli, oltre a indicare i regionalismi con abbreviazioni diverse, per es. "tosc.", "roman.", "sett.", "region.", ecc., dà spazio agli "elvet." elvetismi 'parole tipiche dell'italiano parlato in Svizzera', per es. patriziato 'ente pubblico proprietario di beni (spec. di terreni) di uso comune'; buralista ' s.m. e f. 'responsabile di Ufficio portale'; degagna'comunità che riunisce più patriziati'.
11. Normativismo e prescrittivismo
La componente normativa è documentata dalla presenza di etichette quali evit."da evitare, evitato"; impropr."improprio, impropriamente".
L'etichetta (un pò terroristica) in maiuscolo "ATTENZIONE!" sottolinea alcuni usi giudicati particolarmente errati, per es. gli"pop., fam.; evit."'a lei' (in realtà italiano neo-standard, altra voce da lemmatizzare). "ATTENZIONE!. Va rispettata la distinzione fra gli, maschile, e le, femminile: gli (= a lui) ho promesso di venire, le (= a lei) ho affidato un incarico".
Numerose le "Note grammaticali", per es. "Femminile", "Stereotipo", o quella riservata ai circa 140 "Errori comuni" (pp. 811-812), (pochissimi in realtà quelli propri dell'italiano popolare, come vadino, venghino, dasse, stasse), che il lettore potrà verificare sulla base della propria sensibilità metalinguistica.
12. Fiore all'occhiello dello Zingarelli 2020
12. Fiore all'occhiello dello Zingarelli 2020
Al di fuori del lemmario non si apprezzerà mai abbastanza la possibilità di consultare grazie al CD-Rom dello Zingarelli, il Dizionario della Crusca del 1612 e l'ancora insostituibile Dizionario [storico] della lingua italianadel Tommaseo-Bellini 1861-1872 in 8 voll., oltre l'Enciclopedia Zanichelli.
* Docente di linguistica generale presso l'Università di Catania