Ilnostrobell’idiomaèpressochériccodiparolebarbare–cioèdi parole straniere – accolte in pompa magna dai nostri dizionari e adoperate,quindi,aognipièsospinto(anchesemoltospessose nepotrebbefarevolentieri amenoessendociiltermine“omologo” italiano). Unadiquesteparoleè“robot”che–cometuttisappiamo–significa“macchinaelettronica”. Ciòchenontuttisanno,invece,è chelaprovenienzadelterminenonèfrancese,bensí ceca.Coloro, dunque, che pronunciano “robòt” (con l’accento sulla seconda “o”) danno a questo vocabolo un’accentazione “topica”, vale a dire errata. La parola, come dicevamo, è di origine ceca e deve conservare,pertanto,l’accentazioneoriginaria;l’accento,insomma,cioèil“tono”dellavoce,devecaderesullaprima“o”(ròbot). Non esiste una pronuncia alla francese; chi segue questa moda sapendodiprendereunatopica,sapendo,cioè,disbagliare,lofa perpuro“snobismolinguistico”.L’accentazionecorretta–ripetiamo–èsoloquellaincuiil“tono”dellavocecadesullaprima“o”. Ilterminecheindicauna“macchinaautomaticaacomandoelettronicooelettromeccanico”attaavariusièilnomeproprioceco RòbotcheloscrittoreCapek“estrapolò”dalsostantivo“ròbota” (‘lavoropesante’)perdesignare gliautomiprotagonisti delsuo dramma (‘R.U.R.’ – Rossum’s Universal Robots). Dopolatraduzioneinlinguaitalianailvocabolosidiffonde nel nostroPaeseeilsolitosapientonelopronuncia“allafrancese”, dando la stura all’accentazione “topica”, cioè maledettamente errata.Quantoa“topica”,nelcasospecifico, nonèilfemminile dell’aggettivotopico(il vocabololoabbiamovirgolettato,infatti) chehatutt’altrosignificato,maunsostantivo chesignifica “sbaglio” edèadoperatosoprattuttonell’espressione“fareunatopica”, prendere, cioè, un abbaglio, un granchio.
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