Il su, in funzione avverbiale, si può anche accentare e non è assolutamente un errore, al contrario di quanto si legge nel sito della Treccani in La grammatica italiana.
«La grafia sù con accento, anche se abbastanza diffusa, è scorretta e ingiustificata, perché non c'è possibilità di confusione con omografi (...)».
Il DOP, invece, è di parere diverso e chi scrive segue le sue indicazioni. Si veda qui.
Occorre distinguere, infatti, il su preposizione dal sù avverbio. Tra i due su c'è una notevolissima diversità di intonazione, di suono e, quindi, di... accento.
Il su preposizione è, in generale, atono: raccogli i panni suuno stenditoio; guarda su quella cima. Il su con valore avverbiale è, invece, fortemente tonico: guarda sù, verso la cima; non andare sù.
Il sù avverbiale, per tanto, si può accentare per mettere in evidenza la sua sonorità e nessuno, docenti di lingua compresi, potrà dire che è uno strafalcione perché la linguistica lascia ampia libertà di scelta a colui che scrive.
***
La parola proposta da questo portale, ripresa dal "Nuovo De Mauro": zagaglia. Sostantivo femminile con il quale si indica un'arma simile alla lancia, ma di dimensioni ridotte. Si veda anche qui.